Seleziona una pagina

Verso il Movimento per il diritto a restare

15 NOVEMBRE 2025

Amiche e amici,

l’incontro di quest’estate a Campobello è stato una tappa decisiva. Ha mostrato che esiste una comunità di realtà e organizzazioni che, a modo proprio, portano avanti il tema del diritto a restare. Per la prima volta non abbiamo agito come singoli, ma come insieme. Da quelle due giornate sono nati risultati concreti – la mappatura, le 15 proposte originali e le 5 sintesi principali – che oggi restituiamo come patrimonio comune e come base per un passo ulteriore.

Vorremmo costruire insieme un coordinamento stabile, un “comitato” (come lo abbiamo chiamato finora). Uno spazio dove le organizzazioni che credono in questo tema possano continuare ad incontrarsi, sviluppare proposte comuni, impegnarsi a sostenerle insieme e aumentare l’impatto che già oggi stiamo generando nei territori.

Per noi, diritto a restare significa che chi sceglie di vivere in Sicilia, indipendentemente dalle origini o dalla condizione, possa farlo davvero. Non vuol dire costringere nessuno, ma garantire che chi vuole restare non sia penalizzato né costretto a partire. Non è un eroismo né un tradimento: la sicilianità non dipende dal luogo di nascita o di residenza, ma dalla scelta di assumersi la responsabilità di questa terra. Una responsabilità che non riguarda solo il nostro futuro, ma prima di tutto la cura dei campi, delle risorse, dell’ambiente. Perché se ciascuno di noi può immaginare altrove la propria vita, la Sicilia non avrà futuro se lasciata al degrado.

Significa anche guardare avanti. Non restare prigionieri della nostalgia, ma immaginare quale ruolo debba avere la nostra Isola in un mondo che cambia. Non possiamo isolarci, ma possiamo decidere come starci dentro. Sappiamo che i frutti di questo impegno non saranno nostri, ma di chi verrà dopo. E riconosciamo che se oggi la Sicilia non è “in stato di futuro” è perché qualcuno, nel passato, ha tradito questa responsabilità.

Infine, significa sapere che quello che facciamo è politica, nel senso più alto e nobile. E che il suo valore sta nel come: incontrandoci, discutendo, dibattendo, scegliendo la via democratica e non violenta. Non percorsi individuali, ma un cammino comune.

Con queste idee in mente abbiamo stilato una prima proposta di “Patto per Restare”, un documento dove abbiamo cercato di chiarificare principi e metodo per iniziare a dare una linea e riunire tutte le realtà che vi si riconoscono.

Per dare il via insieme al progetto, vi invitiamo sabato 15 novembre 2025 a San Giovanni Gemini (AG) per una giornata in presenza in cui nascerà ufficialmente il coordinamento. Insieme definiremo metodo e forma del lavoro comune e costruiremo un piano di programmazione per il 2026. 

L’invito è rivolto alle organizzazioni, non ai singoli: ciascuna potrà esprimere fino a due rappresentanti delegati. Vi chiediamo anche di diffonderlo ad altre associazioni che, pur non essendo state a Campobello, condividono questi principi e desiderano camminare con noi.

L’obiettivo è chiaro: trasformare il tema in proposte, e le proposte in fatti.

Vi aspettiamo il 15 novembre.

Con fiducia,
Centro Studi Giuseppe Gatì